di Martina Cancellotti (glamourmarmalade)

Esistono personalità talmente affascinanti che nessuno può evitare di esserne catturato. Daphne Guinness è sicuramente una di queste. Elegante, eccentrica, meravigliosamente intrigante con quel gusto gotico ed amante dello stile maschile, è diventata una delle icone più interessanti ed imprevedibili del fashion system internazionale.

Dopo il successo del nuovo profumo realizzato in collaborazione con Commes Des Garcons, non a caso dal nome Daphne, la fashion icon e stylist inglese pubblica un libro autobiografico dove rivela i retroscena della sua vita e riflette sullo status della moda attuale.
Disponibile solo da pochi giorni su Amazon, Daphne Guinness ha raggiunto un interesse incredibile da parte degli appassionati di moda e non solo.
Così, mentre descrive la sua infanzia e riflette sulla crisi creative che sta attraversando il fashion system in questo periodo (“People stopped dressing themselves, they let other people do it for them, or they get paid to wear things down a red carpet”), la stylist non nasconde i chiari riferimenti a favore dell’anoressia.
Ancora una volta Daphne Guinness scandalizza e lascia perplessa l’opinione pubblica che può solo urlare allo scandalo contro le affermazioni pro-ana (“If I eat, I can’t work”, “I’ll eat when I’m dead).
Mentre nascono iniziative contro i disturbi alimentari in tutto il mondo, Daphne Guinness non sarebbe solo una delle International Best Dressed List Hall of Fame, ma diventerebbe l’icona pro-anoressia in questo momento.
Reale pensiero di Daphne Guinness o libera interpretazione dei lettori?
Non ci resta che aspettare l’uscita del libro anche in Italia prima di dare qualsiasi giudizio.