La Moda non è solo stilisti, modelle, fotografi e truccoparrucco.
La Moda è comunicazione, è marketing, è stores.
Ma chi comunica, chi vende, chi crea gli stores?
Chi fa la Moda?

A tutte queste domande risponderò ogni settimana facendovi conoscere
I MESTIERI DELLA MODA

A cura di Ilaria Caroli.

Demetrio ha iniziato il suo percorso professionale come cool hunter negli Stati Uniti, lavorando come freelance per alcuni fotografi a New York. Ha affinato le sue capacità creative in Sud America, dove si è messo alla prova nel mondo del fashion. La tenacia e la passione per il suo lavoro di Fashion Stylist lo hanno condotto fino a Milano, Capitale della Moda e meta di ogni fashion dreamer.
Ecco a voi Demetrio.

Chi è Demetrio?
Un giovane ragazzo di origini italo-albanese nato a Cosenza più-o-meno-quasi venticinque anni fa e che da ormai otto anni vive più-o-meno-quasi stabilmente a Milano, città che ama e dalla quale però sogna di evadere appena può per poter viaggiare.
Adoro, infatti, sopra ogni cosa ed al pari della moda il viaggio, inteso come avventura, magari nei posti più disparati del globo ed in compagnia di pochi amici fidati: sono terribilmente curioso, e così, dal Cile al Myanmar, passando per la Costa d’Avorio, non c’è stato paese che non abbia visitato che non mi abbia visto sempre alla perenne ricerca di luoghi da osservare, persone da conoscere e ovviamente cose da comprare.
Uno stylist nel 2011 è?
Quel professionista del sistema moda che, lavorando a stretto contatto con il fotografo ed il team del trucco&parrucco, deve riuscire a creare soluzioni artisticamente nuove e, comunque, soddisfacenti nella costruzione di uno scatto. Dalla scelta dei singoli outfit piuttosto che della location, il mio lavoro si concentra sulla costruzione di un’immagine che (si spera!) riesca a trasmettere un’emozione e sappia essere rappresentativa del mood intorno al quale si è lavorato e per la cui costruzione molto spesso può bastare una semplice foto, un ricordo, un oggetto, qualcosa insomma che riesca a scatenare in noi l’attività creativa.
Il tuo percorso?
A differenza di tante altre professioni nella moda, quella del fashion stylist non aveva sino a pochi anni fa dei percorsi curriculari specifici. Io, ad esempio, mi sono approcciato al mondo della moda e, in senso lato, dello styling sin da bambino, rovistando negli armadi della nonna e della mamma, provando ad accostare un abito di Gabriella Bellenghi degli anni ’30 a, magari, l’ultimo paio di Beverly Feldman acquistato a New York pochi mesi prima, cercando di elaborare un “qualcosa” di nuovo, che potesse funzionare.
Dopo gli studi in International business law ho voluto trasformare questa mia passione in un qualcosa di più, ed è così che ho frequentato corsi specifici sia in Sud America sia qui a Milano per approfondire il mio bagaglio di competenze sopratutto in materie quali texture e storia della moda dalle quali nessuno stylist può esimersi.
Per il resto, quella del fashion stylist credo che sia una delle professioni della moda dalle quali non si può prescindere da un’esperienza sul campo, buttandosi a capofitto e con passione nelle tante possibilità di collaborazione che oggi il mercato offre, dando il 100% di se stessi.
Ostacoli e vittorie?
Di ostacoli questo lavoro ne è pieno, e ciò non solo dato dalla saturazione del mercato moda, ma di ostacoli veri e propri legati alla professione.
Dalle continue lotte con i bookers alla ricerca della modella desiderata, dalla modella che si presenta allo shooting alle 9 del mattino dopo una notte brava in discoteca con, quindi, delle occhiaia irremovibili, dalla lotta con il fotografo che, magari, vuole scattare in interno su fondo bianco quello che tu, fashion stylist, hai immaginato come un editoriale en-plein-air, e così via…
Tutto questo viene però ripagato da tante vittorie che, poco a poco, riesci a raggiungere quando, finalmente, si raggiunge la desiderata foto che si, è proprio quella che desideravi ottenere!
Cosa consigli a chi vuole seguire le tue orme?
Sicuramente tanta tenacia, perseveranza e passione, unitamente ad una buona consapevolezza dei propri obiettivi e dei propri limiti, oltre che anche una buona dose di pazienza con la quale affrontare le prime porte sbattute (letteralmente) in faccia quando si è agli inizi.
Come molto spesso nel mondo della moda, quello del fashion stylist è un lavoro dove la bravura conta molto, anche se ciò è vero soprattutto nel lungo periodo, mentre nel breve la vera forza saranno la vostra caparbietà e rete personale di amicizie e conoscenze che, via via, giorno dopo giorno, servizio dopo servizio, vi andrete a creare.

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